29 febbraio 2008

Novitá - novidades....

Carissimi amici,
il tempo vola e da quando ho lasciato le isole Bijagós sono già passati 6 mesi.
Mesi indubbiamente segnati da grandi cambiamenti, in cui quasi tutti i miei punti fermi si sono ridefiniti: nuova città, nuovo lavoro, nuove amicizie, nuova casa…
Vi scrivo allora per comunicarvi un’ultima, importante novità da aggiungere alla lista, una sorpresa imprevista che apre nuove prospettive per il mio futuro…
Ok, ve lo dico: ho appena vinto una borsa di studio per un master in didattica dell’italiano a stranieri organizzato dalla Statale di Milano! (guardate chi c’é in cima alla graduatoria...! http://studenti.divsi.unimi.it/sifacap_portal/init.asp?id=113&pp=graduatorie/Selezione.asp?tipoAm=MASTER&browser=11 cliccare “promozione lingua italiana”)
E come farai a seguirlo, visto che sei in Guinea? – si chiederà qualcuno.
Facile! Si tratta di un master di specializzazione on-line, con tanto di tutor e “compiti a casa” da svolgere con cadenza quindicinale; grazie ai crediti che mi sono stati riconosciuti per il curriculum e l’esperienza accumulata nel campo della didattica bilingue, potrò non frequentare i moduli in presenza e seguire il master dall’altra parte dell’Oceano.
Chi conosce la Guinea Bissau sa che è una mezza pazzia lanciarsi in una simile impresa, tenendo conto che da queste parti la connessione rapida è un miraggio e che nemmeno in capitale c’è la luce elettrica.
Voi però conoscete anche me e sapete che mi piacciono le sfide!
In realtà ho deciso di tentare perché questa bella opportunità mi è letteralmente piovuta addosso, senza che io facessi nulla per concretizzarla: alla mia frenetica vita africana mancavano giusto un po’ di notti in bianco, passate sui libri..!
Qualcuno in università ha pensato a me e mi ha convinta a candidarmi al master, che si concluderà con la discussione della tesi nel gennaio 2009.
Guarda un po’ … proprio alla fine dei 3 anni che avevo deciso di regalare alla Guinea!
Un segno? Forse sì, visto che questa specializzazione porta con sé anche una proposta di collaborazione con l’Università degli Studi di Milano!
Non più tardi di due anni fa avrei toccato il cielo con un dito, mentre adesso … adesso sinceramente non so più se sono ancora sensibile al fascino della carriera accademica e di un lavoro culturalmente gratificante nel mio Paese.
Mi rendo conto che è tempo di pensare al futuro e che solo una pazza si lascerebbe scappare una simile proposta. Il punto è che – pur sapendo che il rientro in Italia deve far parte dei miei piani futuri – il pensiero di un lavoro a Milano dopo 3 anni in Africa mi angoscia oltre ogni dire.
E’ questo che voglio? E’ la scelta giusta?
Ho davanti a me parecchi mesi per riflettere sul da farsi.
E –ahimé! - tante notti da passare in bianco per poter portare a casa questo titolo.
Mi rendo conto di essere molto fortunata e ce la metterò tutta per arrivare fino alla fine a testa alta, ma non posso fare a meno di chiedermi se davvero il mio futuro deve giocarsi in terra italiana, se riuscirò davvero a riadattarmi ad uno stile di vita completamente diverso da quello attuale...
Mi raccomando, non dimenticate di dire una preghierina speciale per me perché il cammino continui nella giusta direzione……e siate indulgenti verso i miei futuri silenzi informatici, perché a partire da questo momento avrò ancora meno tempo per rispondere alle vostre e-mail!
Un abbraccio,
Daniela


Queridos amigos, O tempo voa e já passaram 6 meses desde que deixei as ilhas Bijagós.
Meses, sem dúvidas, marcados por grandes mudanças, onde quase todos os meus pontos de referência se redefiniram: nova cidade, novo trabalho, novas amizades, nova casa …
Escrevo então para vos comunicar uma ultima, importante novidade a acrescentar à lista, uma surpresa imprevista que abre novas perspectivas para o meu futuro…
Pronto, digo-vos de que se trata: acabo de ganhar uma bolsa de estudo da Universidade de Milão para o doutoramento em didáctica do italiano a estrangeiros! (e que resultado, malta! Obtive o primeiro lugar!!! http://studenti.divsi.unimi.it/sifacap_portal/init.asp?id=113&pp=graduatorie/Selezione.asp?tipoAm=MASTER&browser=11 escolher “promozione lingua italiana”)
... E como é que vai tirar esse curso, uma vez que moras na Guiné? – Vai perguntar alguém.
Fácil! Trata-se de um curso de especialização on-line, com tutor e tpc para fazer de 15 em 15 dias; graças aos pontos que a Universidade atribuiu ao meu curriculum e à minha experiência no âmbito da didáctica bilingue, posso evitar de frequentar os módulos em sala de aula e tirar o curso ficando além do Oceano.
Quem conhece a Guiné-Bissau sabe que é uma loucura enfrentar uma empresa desse género, uma vez que por aqui a conexão rápida à Net é uma miragem e que nem na capital há luz eléctrica!
Vocês porém me conhecem também e sabem que gosto dos desafios!
Na verdade decidi tentar porque esta preciosa oportunidade me caiu em cima no verdadeiro sentido da palavra, sem que eu nada fizesse para a concretizar: ao meu frenético dia-a-dia africano faltavam mesmo umas noites em branco, queimando as pestanas nos livros..!
Todavia alguém na Faculdade pensou em mim e convenceu-me a candidatar-me para esta especialização, que vai acabar com a discussão da tese em Janeiro de 2009.
Vê lá … mesmo no fim dos 3 anos que tinha escolhido doar à Guiné!
Um sinal? Se calhar, pois esta especialização traz consigo também uma proposta de colaboração com a Universidade de Milão!
Céus! Se mo tivessem dito há dois anos, teria estado no sétimo céu, enquanto agora … agora não sei mesmo se a carreira académica e a perspectiva de um trabalho culturalmente gratificante no meu País ainda exercita sobre mim alguma atractiva.
Compreendo que já é altura de pensar no futuro e que somente uma louca deixaria escapar tamanha ocasião. O problema é que – embora saiba que o regresso à Itália deve fazer parte dos meus planos para o futuro – a ideia de trabalhar em Milão após 3 anos na África aflige-me mesmo…
É o que realmente quero? É a melhor escolha para mim?
Tenho à minha frente alguns meses para reflectir sobre o que fazer.E – ai de mim! – muitas noites a passar em branco para puder conseguir este titulo.
Sei que tenho muita sorte e farei todo o possível para chegar até ao fim de cabeça erguida, com honra, mas não posso evitar de perguntar à mim mesma se realmente o meu futuro vai ser na Itália e se vou mesmo conseguir readaptar-me a um estilo de vida completamente diferente do actual…
Então, não se esqueçam de dizer uma pequena oração especial para mim, para que o caminho prossiga com um rumo certo…e desculpem também os meus futuros silêncios informáticos, porque a partir deste momento vou ter ainda menos tempo para responder aos vossos e-mail!Um abraço,
Daniela

12 febbraio 2008

Karnaval guineense


(4/02/08)

… La festa più importante in Guinea? Facile: il Carnevale!

In questi giorni Bissau è letteralmente bloccata e la gente si riversa in strada a festeggiare, paralizzando la circolazione e rendendo impossibile qualsiasi spostamento. Purtroppo in capitale non mancano gli incidenti dovuti al vino e alla violenza, al punto che ogni anno qualcuno ci lascia la pelle. Da ogni parte della Guinea Bissau arrivano rappresentanze che sfilando per le vie principali si contendono i premi messi in palio dal comitato organizzatore, esibendo costumi tradizionali e mises fantasiose. Difficile che un guineense si perda lo spettacolo e rimanga in casa, la praça è tutta un brulicare di gente e per strada spuntano come funghi baracche di paglia, bar improvvisati che attendono la numerosa clientela.

Di più non saprei dire … perché del Karnaval di quest’anno non ho visto proprio nulla! Ho infatti approfittato delle feste per recludermi in casa e dedicarmi all’ingrato lavoro di pulire, aprire scatole e scatoloni, montare scaffali e tende nel tentativo di dare un minimo di stabilità al mio recentissimo trasloco africano. Eh sì, ormai è ufficiale: a Bissau ho finalmente una casa tutta per me! Si tratta – ovviamente – di una sistemazione “alla guineense”, con tutte le gioie e i dolori del caso: maniglie e stipiti che ti rimangono continuamente in mano, padroni di casa inadempienti, da tallonare passo passo nella speranza che si decidano a ripararti i buchi nel tetto o le porte pericolanti, giorni e giorni buttati via (con immensa frustrazione) per lavori semplicissimi, rifatti infinite volte ai lentissimi ritmi africani coi quali noi lombardi proprio non riusciamo a convivere! Il giorno in cui mi sono insediata nella mia nuova reggia ovviamente non era pronto nulla: niente luce né acqua in casa, gente che alle 7 di sera stava ancora dipingendo le pareti ed aggiustando il tetto, polvere e calcinacci da tutte le parti ..: ho giusto preparato il letto e dormito (si fa per dire) così!

Il lato positivo della faccenda riguarda – anche stavolta – la gente. Una cosa mi é stata chiara fin da subito: impossibile pensare di far fronte ad un’impresa del genere contando sulle mie sole forze! Ho così chiamato a raccolta gli amici, ho chiesto aiuto … e si è subito messa in moto la grandiosa macchina della solidarietà africana: chi è venuto con me al porto per ritirare i mobili che avevo lasciato a Bubaque, chi mi ha prestato il furgone per trasportare il carico, chi mi ha aiutata a comprare il materiale per coprire il tetto, chi mi ha accompagnata dal falegname ed ha discusso il prezzo per me, e chi – sapendo che in questo periodo nel mio nuovo quartiere non c’è una goccia d’acqua – mi ha portato due preziose taniche da 10 l. per potermi lavare! … Infine, sfido chiunque a poter vantare un capo disposto a presentarsi a casa la domenica mattina, armato di trapano e chiodi, per fissare armadi e mensole alle pareti!!! Insomma, ancora una volta la Guinea mi ha innervosita con la sua disorganizzazione … e commossa con la solidarietà della sua gente!

Donne!


Oggi, 30 gennaio, è festa in tutta la Guinea. Si ricorda la morte di Titina Silà, eroina della lotta per l’indipendenza e simbolo indiscusso di tutte le donne guineensi.
Un genuino 8 marzo in versione africana, un giorno di festa al femminile, un doveroso tributo a tutte coloro che in questo piccolo, fragile Paese costituiscono il vero motore dell’economia di sussistenza, testarde e instancabili nella quotidiana lotta per la vita. Donne forti, che si fanno carico di intere famiglie macinando chilometri sotto il sole per vendere frutta al mercato. Donne ostinate, che pur dovendo accudire un figlio piccolo non abbandonano la scuola e si ingegnano con qualche lavoretto per guadagnarsi il pane. Donne sensibili, sempre pronte a condividere il poco che hanno con il vicino in difficoltà. Donne sagge, capaci di sgretolare tradizioni radicate per offrire ai propri figli un futuro migliore.
Questa è anche la tua festa, Kuke, che sei così fragile e forte al tempo stesso e che con infinita pazienza dopo la scuola lavi, pulisci, cucini e trasporti pesanti recipienti d’acqua fino a casa. É la tua festa, Angelina, madre premurosa e attenta verso i tuoi piccoli. É festa anche per te, Binta, che con i pochi soldi guadagnati vendendo il pane per strada riesci a pagare la scuola ai tuoi 3 figli.
L’altra metà del cielo in Africa fa davvero miracoli, incide nel tessuto sociale, cambia la realtà a partire dal basso…
Per questo, pensando a tutte le donne meravigliose che ho avuto la fortuna di conoscere qui in Guinea, non posso che augurarmi che il loro valore venga riconosciuto ben oltre questa data.