16 aprile 2008

Il sogno di una scuola, una scuola ... da sogno!


Uno degli incontri più belli e significativi che hanno segnato questi ultimi mesi, non solo umanamente ma anche “professionalmente”, è stato senz’altro quello con i monitori di Kuyo, un bairro di Bissau che definire periferico sarebbe un eufemismo. Là dove i mezzi di trasporto giungono al capolinea e la città lascia spazio al mato, si continua a piedi su una strada di terra battuta fino ad avvistare il tetto della scuola creata dall’associazione Sol Mansi (in criolo, “il sole sorge” www.solmansi.org). Il presidente, Intunda, è un caro amico, come me in bilico tra Italia e Guinea: quando lo scorso ottobre mi ha proposto di organizzare un corso di formazione per i professori della scuola, ho accettato più che volentieri … tanto più che mi trovavo provvisoriamente disoccupata! Fino allo scorso anno, a Kuyo non esisteva nessuna infrastruttura; ora – grazie all’appoggio di Sol Mansi, si è proceduto ad un’impegnativa opera di canalizzazione per garantire alla popolazione l’accesso all’acqua ed è stata creata una piccola scuola per l’alfabetizzazione degli adulti, che nella maggior parte dei casi non sanno leggere né scrivere. Gli alunni della piccola scuola sono proprio tanti … ed a sorpresa, in classe non ci sono solo donne: anche alcuni uomini del quartiere hanno raccolto la sfida e siedono pazientemente sui banchi di legno per imparare a scrivere almeno il proprio nome. La sfida più grande, a mio parere, l’ha però raccolta chi ha fortemente voluto questo progetto: in un Paese in cui l’insegnamento ufficiale ignora le lingue materne e si svolge esclusivamente in portoghese, l’alfabetizzazione made in Kuyo – che inizia in criolo per poi passare al portoghese - costituisce una piccola isola di modernità e di innovazione metodologica! Chi quotidianamente porta avanti questo prezioso e difficile compito, cimentandosi con le specificità della didattica bilingue, sono i 9 monitori della scuola, tutti giovani, tutti volontari: studenti universitari, maestri elementari, disoccupati … reclutati da Sol Mansi Onlus per concretizzare quello che fino a poco tempo fa non era che un sogno. Lavorare insieme a loro, lo dico senza retorica, è stata un’esperienza veramente arricchente! Tutti i pomeriggi, impolverati ed accalorati dopo una lunga camminata sotto il solleone, mi hanno sorpresa con la loro voglia di imparare, con le loro mille domande (..cosa a cui i professori di Bubaque non mi avevano proprio abituata!), con la loro fantasia e creatività, con la loro spigliatezza. In un Paese in cui la professione di insegnante è spesso identificata con la possibilità di avere uno salario fisso (… si fa per dire!) ed in cui – conseguentemente – pochi si preoccupano di essere dei buoni educatori, la passione e lo spirito di sacrificio con cui questi giovani svolgono il loro servizio sono stati per me un’autentica boccata d’aria! Certo, la preparazione didattica, l’esperienza e le conoscenze pedagogiche lasciano un po’ a desiderare … ma l’impegno e la buona volontà possono fare miracoli! Senza contare che quello di Sol Mansi è un cammino appena cominciato. Per questo – anche se le mie giornate africane sono già fin troppo frenetiche e dense di impegni – ho deciso di mettermi a disposizione per l’aggiornamento dei monitori, sicura che la formazione che potrò impartire verrà ampiamente ricompensata in una dimensione di reciproco scambio.


(… dopo tanti sperticati elogi potevo non nominarli ad uno ad uno?! Un grosso in bocca al lupo agli amici di Kuyo: Bidale, Teresa, Wilson, Ana, Júlio, Dauda, Rosália, Domingos e Natalia!!!!)

06 aprile 2008

Pasqua sulle isole..


Pasqua 2008...
Ancora una volta mi sono rifugiata a Bubaque, isola amata e sognata, terra di presenze care, mondo chiuso tra il porto e la spiaggia, ma ricco di affetti, di ricordi e di amicizie uniche ...
Ditemi, non è bellissima la "mia" isola!?