Ancora una testimonianza del direttore di Radio Sol Mansi:
"...la Guinea sta vivendo giorni molto intensi e contrastanti. Vi scrivevo sul buon esito delle votazioni. Ha vinto il PAIGC con 67 deputati su 100, mentre il secondo partito ne ha 28. Altri 3 partiti hanno 1 deputato. Quindi risultati che promettono stabilità e possibilità di governare. Abbiamo intervistato il futuro primo ministro, che propone un programma molto interessante;quando fu primo ministro per un anno in effetti lavorò molto bene, ma allora fu fatto dimettere dal Presidente della Repubblica. Ora la gente si aspetta molto da lui. Purtroppo queste belle notizie sono state rovinate da chi vuole la Guinea Bissau in continua instabilità. La notte del 23 novembre un gruppo di militari ha attaccato la residenza del presidente della repubblica. Molti spari, una guardia presidenziale morta, vari feriti. Il Presidente e la famiglia "miracolosamente" illesi.La gente è demoralizzata. Ma qui il quadro si complica. Da una parte, di positivo, molte marce per la Pace: la gente è questo che vuole. Dall'altra, molte cose restano oscure. Perché un assalto di 4 ore con bazooka e altre armi militari non ha richiamato i tanti militari presenti in città? La polizia, che ha la sede a poche centinaia di metri… non ha sentito? Subito si sono alzate varie accuse (ai nemici del presidente), ma la versione ufficiale di un assalto armato con uno sforzo di difesa non tiene neanche alla più affrettata perizia balistica. Chi ne ha guadagnato è stato il Presidente, che da una settimana riceve visite, espressioni di solidarietà, incoraggiamento a continuare… Io non posso dirvi di più, per evidenti motivi. Chi ha orchestrato il tutto o non ha perso niente (solo 5 arrestati, i soliti militari mandati allo sbaraglio), o ci ha guadagnato con l'instabilità che favorisce ogni traffico illecito e il non rispetto della legalità. Chi ci ha perso è la gente: di nuovo paura, sfiducia di chi vuole investire in Guinea, rinvio di aiuti economici… "