22 giugno 2008

UN NOME NUOVO



Per la seconda volta, nella mia breve carriera di madrina africana, sono stata scelta per assolvere a questo delicato compito. Stavolta non si è trattato di un adorabile bimbetto di pochi mesi (http://danielabubaque.altervista.org/lettm03.php) ma di una giovane ragazza bijagò, che dopo 5 anni di preparazione al Battesimo quest’anno ha finalmente potuto ricevere il sospirato sacramento.
L’amicizia che mi lega a Sui, meglio conosciuta come Kuke, è forte … e vale bene l’ennesimo viaggio in canoa!
Parto dunque alla volta di Bubaque per assolvere ai miei obblighi di madrina ed accompagnare Kuke a questo passo importante.
Importante per lei, che ha scelto consapevolmente questo cammino, ma importante anche per me, che in qualità di madrina sono chiamata ad essere per lei un esempio, un modello, un punto di riferimento … cosa tutt’altro che facile!
Emozionata, ho assistito al rito del nome: abituata ai nostri battesimi italiani, dove i bambini vengono battezzati entro l’anno e dove sono i genitori a scegliere il nome dei figli, il “cambio del nome” mi ha presa un po’ in contropiede.
Dal momento che molti guineensi hanno un nome tradizionale, al momento del Battesimo viene loro chiesto di aggiungerne uno cristiano.
Kuke però non ha espresso preferenze ed ha chiesto a me di “ribattezzarla”! Oddio, che tremenda responsabilità!!!
Ci pensavo quella notte stessa: non è facile scegliere il nome di una persona, un nome che questa si porterà dietro per tutta la vita.
Scegliere il nome è aggiungere un tassello all’identità di una persona, imprimere una marca che rimarrà per sempre, rivestire un ruolo importante nella sua vita… insomma, una cosa grossa!!
Ci ho pensato e ripensato, ed alla fine ho scelto FRANCISCA, in omaggio al santo di Assisi.
La scelta di questo nome vuole essere per Kuke un augurio a crescere nella semplicità e nell’umiltà, due virtù che a S. Francesco certo non mancavano.
Parabéns, Francisca Sui, pa bo, kaminhu iabri!!