E sono frutto della buona volontà di tante persone, unite per raggiungere uno stesso obiettivo.
I lettori affezionati del mio blog di certo ricorderanno la storia di Antónia (http://danielabubaque.altervista.org/lettm11.php), 8 anni, due grandi occhi neri spalancati sul mondo e la sfortuna di essere sordomuta in un Paese in cui nulla esiste per i diversamente abili.
L’anno scorso l’avevo promesso a me stessa: Antónia sarebbe andata a scuola!
Un sogno non facile da realizzare, il mio: sulle isole non esiste nessuna struttura per l’insegnamento ai sordi ed il trasferimento in capitale è impensabile per chi – come Antónia - a Bissau non ha una famiglia a cui possa appoggiarsi!
Eppure non ci si poteva proprio rassegnare …
A Bissau ho iniziato a battere a tutte le porte, alla ricerca di una famiglia disposta ad ospitare la bambina.
E grazie ad una buona dose di testardaggine, il miracolo si è realizzato!
Altri hanno cominciato a credere al mio sogno: p.Guerino, parroco di Bubaque, che mi ha messa in contatto con una famiglia di Bissau di sua conoscenza; Delta, che con grande generosità ha accolto Antónia in casa sua; i genitori della bambina, che si sono impegnati a dare un piccolo contributo per le spese della piccola; infine, … la Provvidenza, che attraverso il recente contratto con l’Unione Europea mi ha dato i mezzi per sostenere economicamente gli studi della piccola per tutto il prossimo anno scolastico, pagando la scuola di Antónia ed aiutando la famiglia di Delta per il vitto.
Come nelle favole, il sogno è diventato realtà: tra pochi giorni cominceranno le lezioni alla Scuola Nazionale per Sordomuti; sui banchi, quest'anno, siederà anche una bimba di Bubaque …
28 settembre 2008
21 settembre 2008
07 settembre 2008
KRIOL SABI
Pochi giorni fa a Bissau si è conclusa l’ennesima edizione del corso di Integrazione Missionaria rivolto a missionari, volontari e cooperanti stranieri da poco sbarcati in Guinea.
Per il secondo anno di fila, su invito dei Vescovi di Bissau e Bafata, ho così vestito i panni di insegnante di criolo, introducendo i neo-arrivati alle bellezze della lingua e della cultura locale durante 5 intense e sorprendenti settimane.
Dovendo conciliare questo impegno con il lavoro all’INDE, la fatica si è fatta sentire … senza contare che a forza di saltare il pranzo ho ottenuto una linea invidiabile!!
Scherzi a parte, l’esperienza è stata bellissima: non capita tutti i giorni di lavorare con 30 alunni di 11 nazionalità differenti, una vera Babele nella quale figuravano India, Kenya, Germania, Ecuador, Brasile e via dicendo!
Quest’anno, per giunta, il gruppo di alunni era molto vario e comprendeva anche alcuni missionari evangelici: si è dunque trattato di una bella condivisione ecumenica e di un indubbio arricchimento per tutti.
Come dimostrano le foto qui postate, i poveri alunni hanno accettato di buon grado il mio metodo didattico, ricco di dinamiche, giochi, role-play e attività ludiche!
...E la professoressa italiana ha potuto ancora una volta coltivare la sua passione per la lingua locale!
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