"Purtroppo oggi sul palcoscenico del mondo noi occidentali siamo insieme i soli protagonisti ed i soli spettatori, e così, attraverso le nostre televisioni ed i nostri giornali, non ascoltiamo che le nostre ragioni, non proviamo che il nostro dolore."
"Infelizmente, no cenário do mundo de hoje, nós ocidentais somos os únicos protagonistas e os únicos espectadores e, assim, através das nossas televisões e dos nossos jornais, só ouvimos as nossas razões e sentimos apenas a nossa dor ."
28 maggio 2008
21 maggio 2008
A SCUOLA DI ECUMENISMO
1° maggio. Approfitto del ponte per andare a trovare frà Mariano, un caro amico italo-portoghese.
La missione di Nhoma, gestita dai francescani, è a circa 40 minuti da Bissau. Mi ci fermo 3 giorni, condividendo con un certo sollievo ritmi molto meno frenetici di quelli imposti dalla vita in capitale.
Mariano ha tempo da spendere nelle relazioni con la gente; volentieri lo seguo nelle visite ad alcune famiglie che abitano nei dintorni. Si comincia con Henrique, il pastore protestante.
Oggi la piccola Ninfa compie 2 anni e per l’occasione il mio amico ha portato per lei un piccolo regalo.
C’è un dono anche per il pastore: una grammatica portoghese, da lui espressamente richiesta per poter migliorare le proprie conoscenze linguistiche.
La calorosa accoglienza che la moglie e i vicini ci riservano mi fa subito capire che da quelle parti Mariano è di casa. Dopo qualche minuto arriva il pastore: è giovane, ha l’aria buona e un bel sorriso.
Ci sediamo davanti alla semplice casa in cui abita e conversiamo del più e del meno. L’occasione è troppo ghiotta: da quando sono arrivata in Guinea non mi era ancora capitato di sedermi in compagnia di un sacerdote cattolico e di un pastore evangelico! Inizio dunque a fare domande … punti di incontro e di “scontro” tra i due credo. Il nostro ospite snocciola citazioni bibliche come se niente fosse, a conferma della comune credenza che vuole i protestanti molto preparati in tema di Sacre Scritture.
Dalla bocca di quest’uomo guineense escono parole improntate alla tolleranza, all’apertura, alla conoscenza dell’altro, al dialogo senza pregiudizi.
Soddisfatte le mie curiosità, Henrique ci porta a vedere la chiesetta evangelica in costruzione: purtroppo il cemento è finito! Mariano si offre per dare una mano.
Scopro poi che la domenica, quando il mio amico va a celebrare la Messa nei villaggi, la Toyota della missione accoglie spesso anche Henrique, che per raggiungere le comunità protestanti sparse sul territorio dispone solo su di una vecchia bicicletta.
La missione cattolica, con più mezzi a disposizione, non nega un aiuto al vicino in difficoltà!
In una realtà ecclesiastica troppo spesso caratterizzata da ottusi proselitismi, da timorose chiusure e nel migliore dei casi da una sorta di educata indifferenza, l’amicizia semplice e calorosa di Mariano ed Henrique, in questo sperduto angolino d’Africa, rappresenta un segno davvero profetico.
La più bella testimonianza di ecumenismo, ancora una volta, passa dai piccoli grandi gesti delle persone semplici.
La missione di Nhoma, gestita dai francescani, è a circa 40 minuti da Bissau. Mi ci fermo 3 giorni, condividendo con un certo sollievo ritmi molto meno frenetici di quelli imposti dalla vita in capitale.
Mariano ha tempo da spendere nelle relazioni con la gente; volentieri lo seguo nelle visite ad alcune famiglie che abitano nei dintorni. Si comincia con Henrique, il pastore protestante.
Oggi la piccola Ninfa compie 2 anni e per l’occasione il mio amico ha portato per lei un piccolo regalo.
C’è un dono anche per il pastore: una grammatica portoghese, da lui espressamente richiesta per poter migliorare le proprie conoscenze linguistiche.
La calorosa accoglienza che la moglie e i vicini ci riservano mi fa subito capire che da quelle parti Mariano è di casa. Dopo qualche minuto arriva il pastore: è giovane, ha l’aria buona e un bel sorriso.
Ci sediamo davanti alla semplice casa in cui abita e conversiamo del più e del meno. L’occasione è troppo ghiotta: da quando sono arrivata in Guinea non mi era ancora capitato di sedermi in compagnia di un sacerdote cattolico e di un pastore evangelico! Inizio dunque a fare domande … punti di incontro e di “scontro” tra i due credo. Il nostro ospite snocciola citazioni bibliche come se niente fosse, a conferma della comune credenza che vuole i protestanti molto preparati in tema di Sacre Scritture.
Dalla bocca di quest’uomo guineense escono parole improntate alla tolleranza, all’apertura, alla conoscenza dell’altro, al dialogo senza pregiudizi.
Soddisfatte le mie curiosità, Henrique ci porta a vedere la chiesetta evangelica in costruzione: purtroppo il cemento è finito! Mariano si offre per dare una mano.
Scopro poi che la domenica, quando il mio amico va a celebrare la Messa nei villaggi, la Toyota della missione accoglie spesso anche Henrique, che per raggiungere le comunità protestanti sparse sul territorio dispone solo su di una vecchia bicicletta.
La missione cattolica, con più mezzi a disposizione, non nega un aiuto al vicino in difficoltà!
In una realtà ecclesiastica troppo spesso caratterizzata da ottusi proselitismi, da timorose chiusure e nel migliore dei casi da una sorta di educata indifferenza, l’amicizia semplice e calorosa di Mariano ed Henrique, in questo sperduto angolino d’Africa, rappresenta un segno davvero profetico.
La più bella testimonianza di ecumenismo, ancora una volta, passa dai piccoli grandi gesti delle persone semplici.
08 maggio 2008
ARRIVA LA PIOGGIA...
Primo giorno di pioggia in Guinea, dopo piú di 6 mesi di secca assoluta.
L'ultima goccia l'abbiamo vista ad ottobre.
Per i prossimi 6 mesi ci attendono diluvi a non finire...
Lo metta in conto chi medita di fare un viaggetto da queste parti!
L'ultima goccia l'abbiamo vista ad ottobre.
Per i prossimi 6 mesi ci attendono diluvi a non finire...
Lo metta in conto chi medita di fare un viaggetto da queste parti!
05 maggio 2008
BAMBINI DI GUINEA
A Bissau essere bambini non è propriamente un … gioco da ragazzi: se la famiglia è povera ed in casa manca tutto, alla tenera età di 7 anni si è già dei piccoli adulti.
Vendere uova al mercato, lucidare scarpe per la strada e raccogliere plastica nelle discariche sono solo alcuni dei tanti lavoretti attraverso cui i bambini guineensi aiutano la famiglia.
E … il tempo per giocare?
Quando si è poveri, la fantasia sopperisce alla mancanza di mezzi … e non servono tutti i bei giocattoli che hanno i nostri (viziatissimi?) bambini italiani per essere felici!
Guardare per credere…
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